Scuola, le priorità  per per ripartire in sicurezza

La stabilizzazione di tutti i precari abilitati, specializzati o con 3 anni di servizio, il rafforzamento del personale docente, educativo e Ata, a partire dalla conferma degli organici Covid, la riduzione del numero massimo di alunni per classe, il via libera alla partecipazione a nuovi concorsi anche per il personale che non abbia superato il precedente. Sono alcune delle misure urgenti cui puntano i sindacati in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico, al centro della mobilitazione nazionale indetta per mercoledì (9 giugno) per chiedere la modifica della legge di conversione del decreto sostegni.
Proclamata da Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals e Anief, la protesta sarà  accompagnata da sit-in e presidi su tutto il territorio nazionale. In Friuli Venezia Giulia l’appuntamento è a Trieste in piazza Unità , dalle 11.30 alle 13. Già  avanzata anche la richiesta di un incontro al prefetto del capoluogo regionale, in concomitanza con il presidio, per «esporre le preoccupazioni dei sindacati per le criticità  che le scuole dovranno affrontare sul piano degli organici, della sicurezza, dei servizi e dei trasporti per il rientro a scuola di settembre».